Oggi finalmente la Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge per l’oblio oncologico che riconosce “il diritto delle persone che sono state affette da patologia oncologica a non subire discriminazioni nell’accesso all’adozione di minori e ai servizi bancari e assicurativi”.
Ritengo sia stato fatto un passo importantissimo che, in sostanza, elimina l’obbligo di dichiarare di aver avuto un cancro. Si tratta di un bisogno particolarmente sentito dalle persone guarite, sul quale io stessa avevo posto attenzione presentando alla Giunta regionale una mozione per sollecitare il Governo ad approvare quanto prima la legge.
Con mio stupore la mozione è stata bocciata dalla maggioranza.
Evidentemente non si è ritenuto abbastanza importante attivarsi con il Governo affinchè, come fatto da altri Paesi Europei, adottasse al più presto un quadro normativo per rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza delle persone guarite da patologie oncologiche. Dico stupore in quanto il mio atto, come da loro stessi evidenziato, conteneva tutte le priorità e le intenzioni espresse dal Ministro della salute su questo tema, pertanto poteva solo essere di aiuto. E, certamente, la maggioranza avrà ritenuto altrettanto inutile che il diritto all’oblio venga recepito anche nella legislazione regionale.
Non credo siano della stessa opinione le migliaia di persone nella nostra regione, milioni in Italia, che pur essendo guarite continuano ad avere difficoltà per il reinserimento nel mondo del lavoro, per l’accesso ad alcuni servizi bancari e finanziari, come mutui e polizze assicurative, ma anche per intraprendere percorsi di adozione. Sono, queste, tutte situazioni per le quali è ancora richiesto di comunicare la propria storia clinica e, dunque, di presentare certificati di salute pregressi, con il rischio di subire discriminazioni anche quando le cure sono terminate da anni e l’aspettativa di vita è simile a quella di coloro che non si sono mai ammalati. La mozione era stata bocciata.
Intanto oggi il risultato a livello nazionale è arrivato ugualmente, a significare che la mia proposta era tutt’altro che superficiale e fuori luogo.