“Pieno sostegno alla mobilitazione dei dirigenti scolastici italiani che il 30 ottobre prossimo manifesteranno davanti alla sede del Miur per sollecitare una modifica ai criteri attuativi della normativa che pone in capo ai responsabili degli istituti scolastici la responsabilità civile e penale per eventuali incidenti che dovessero accadere all’interno delle strutture”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, candidata alle Regionali nella lista del Partito democratico, a sostegno di Vincenzo Bianconi.
“Il Miur, in forza del decreto legislativo “81/2008” che individua come responsabile della sicurezza dei lavoratori i datori di lavoro equipara i dirigenti scolastici a questi ultimi. La conseguenza – dice Porzi – è che i presidi italiani che già amministrano comunità scolastiche sempre più grandi e complesse, si trovano ora a fronteggiare una situazione delicata e di difficilissima gestione come quella della sicurezza, dei ragazzi in primo luogo e dei lavoratori della scuola, senza peraltro avere a disposizione strumenti, finanziamenti, per tutte le azioni che un “datore di lavoro” è obbligato per legge a mettere in atto. E spesso questi centrali protagonisti del sistema scolastico italiano si trovano al centro di questioni giudiziarie in maniera assolutamente impropria e ingiusta per incidenti che accadono in strutture scolastiche i cui Enti proprietari (Comuni, Province) cui spetta attuare tutti gli interventi di adeguamento strutturale e messa in sicurezza sono invece completamente deresponsabilizzati”.
“Una situazione quindi che oltre ad essere assurda è anche profondamente ingiusta, se solo si pensa che quasi la metà delle scuole italiane è privo di certificazione sismica e il 60 per cento non ha quella di prevenzione incendi. La giusta richiesta dei dirigenti scolatici va condivisa e fatta conoscere anche perché pone anche al centro dell’attenzione il problema della sicurezza delle strutture scolastiche, dove vivono e studiano i nostri figli, i cittadini e la classe dirigente di domani cui dobbiamo dimostrare, oggi, che abbiamo grande cura del loro futuro”.