Ho proposto alla Giunta regionale di istituire la figura dell’Ostetrica di famiglia o di Comunità.
Ritengo che tale professionalità possa prestare assistenza alla donna nei diversi contesti ed in tutti gli ambiti di promozione e tutela globale della salute femminile, in tutte le età e con un’ottica proiettata al miglioramento ed all’ integrazione con i servizi attualmente presenti nella rete dell’offerta sanitaria.
L’implementazione a livello territoriale del modello di ostetrica di famiglia o di comunità garantisce molti effetti ed un impatto positivo sul sistema di cure rivolto alle donne ed alle loro famiglie, passando da un welfare state a un welfare community e migliorando l’accessibilità ai servizi previsti dai LEA.
Un modello che possa rimettere al centro la salute delle donne, il futuro delle nuove generazioni attraverso la medicina di iniziativa e di prossimità che consentano di rispondere con logiche di appropriatezza e sostenibilità alle criticità di sistema e alle sfide attuali e future della domanda di salute della popolazione femminile.
Mi auguro che la mia richiesta venga accolta così che l’Umbria possa dotarsi di una figura che da sempre è stata un punto di riferimento basato sul rapporto di fiducia e di professionalità.