Convinta che sia il momento di cominciare a ragionare sulle necessarie modifiche della legge elettorale regionale, questa mattina ho presentato in Prima commissione la mia proposta, che comprende alcuni punti imprescindibili per garantire la rappresentanza di chi vince:
- doppio turno di ballottaggio nel caso in cui nessun candidato alla presidenza della Giunta regionale abbia conseguito almeno il 40% dei voti validi;
- soglia di sbarramento del 4% ai fini dell’accesso del riparto dei seggi, sia per le coalizioni di liste regionali sia per le liste singole non riunite in coalizione;
- riparto dei seggi con sistema proporzionale, mediante il metodo dei divisori (metodo d’Hondt), sia tra le diverse coalizioni o liste non riunite in coalizione collegate ai candidati presidenti, sia per l’attribuzione dei seggi alle liste regionali nell’ambito di una coalizione;
- incompatibilità tra la carica di consigliere regionale e quella di assessore, introducendo la figura del “consigliere supplente”.
Il testo è già stato particolarmente apprezzato nel corso dell’iniziativa “È il popolo che ha abbandonato la politica, o è la politica che ha abbandonato il popolo?” che si è tenuta ad Assisi lo scorso 28 ottobre, evento al quale sono stata invitata ad intervenire dall’assessore Roberto Morroni insieme agli altri Consiglieri regionali.
Credo che ad un anno dalle elezioni sia prioritario aprire un dibattito aperto ad una larghissima partecipazione della comunità regionale che vada ben al di là delle forze rappresentate in Assemblea legislativa.