“La presenza delle ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐ญ๐ฎ๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข, della ๐ฆ๐๐ ๐ข๐ฌ๐ญ๐ซ๐๐ญ๐ฎ๐ซ๐, delle ๐๐จ๐ซ๐ณ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ’๐จ๐ซ๐๐ข๐ง๐ e del ๐ฆ๐จ๐ง๐๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ’๐๐ฌ๐ฌ๐จ๐๐ข๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ข๐ฌ๐ฆ๐จ all’incontro โ๐ญ๐๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐, ๐๐ ๐๐๐๐๐ฬ ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐โ che si รจ tenuto ieri a #perugia, รจ stato un bellissimo segnale della volontร comune di confrontarci sulle buone pratiche in atto e sui progetti futuri per contrastare ogni forma di #discriminazione contro le donne”
Donatella Porzi, consigliere regionale dell’Umbria
Con gli impatti dovuti allโuso delle piattaforme digitali il nemico che alimenta la violenza di genere lo portiamo โin tascaโ: intimidazioni e prevaricazioni, giร presenti offline, sono piรน pervasive e difficili da contrastare.
โNon siamo allโanno zero, eppure anche in Umbria quotidianamente sentiamo parlare di femminicidi. Siamo schiavi della connessione, una innovazione che genera maggiori pericoli, dei quali i giovani devono essere consapevoli. Il 40% dei casi che arrivano in appello riguardano la violenza sulle donne. Eโ fondamentale la qualitร dellโazione giudiziaria ed evitare il rischio di vittimizzazione, ma รจ altrettanto essenziale dare vera attuazione ai tanti Protocolli che ci sono, monitorando i risultati per intervenire davvero in maniera efficace sui fattori culturali ed economici e sulla tutela dei soggetti deboli quando lasciati nei luoghi sicuriโ.
Cosรฌ, il Procuratore Generale Corte d’Appello di Perugia, Sergio Sottani, nel suo intervento a conclusione dellโincontro “Fermare la violenza di genere, le cittร e le regioni sono in prima lineaโ che si รจ tenuto questa mattina presso il Palazzo della Provincia di Perugia.
Vecchie e nuove discriminazioni al femminile, vecchi e nuovi strumenti per contrastarle, sono state al centro dellโiniziativa organizzata dal consigliere regionale Donatella Porzi relatrice, in qualitร di membro del Comitato delle Regioni in Europa, di un parere approvato a Bruxelles, parere che ha dato il titolo al convegno patrocinato da Comune di Perugia, Provincia di Perugia, Centro per le Pari opportunitร della Regione Umbria, Coni Umbria e Ali โ Automomie locali italiane.
โHo voluto fortemente questo incontro โ ha detto Donatella Porzi โ perchรฉ ritengo importante, a scadenza di legislatura, non interrompere ciรฒ che รจ stato fatto in tema di contrasto contro la violenza di genere. Convinta che spetti alle Istituzioni il ruolo di indirizzo e coordinamento delle iniziative contro ogni discriminazione di genere, ho promosso lโistituzione di una Commissione regionale dโinchiesta contro il femminicidio. Purtroppo ritengo che tale strumento non abbia svolto la funzione che avevo auspicato, che รจ quella di costruire un calendario che tenga sotto osservazione il tema 12 mesi lโanno, non solo a ridosso di eventi simbolici. Ci sono tantissime realtร nel nostro territorio impegnate su azioni e progetti che sono essenziali per tamponare un fenomeno ancora troppo preoccupante. Tanti piccoli punti che spesso non si conoscono tra loro e che le Istituzioni, che da sempre definisco come treni in corsa, hanno il compito di unire per continuare i percorsi intrapresi e migliorarli. Dopotutto, se siamo qui in tanti e in diverse vesti, vuol dire che il tema lo sentiamo tutti e che questa rete puรฒ stringersi ed alimentarsiโ.
E in effetti, allโevento sono intervenuti nellโordine il presidente del Consiglio comunale di Perugia Elena Ranfa, che ha evidenziato la funzione dei Comuni come soggetti attivi nella creazione delle reti, sottolineando il ruolo fondamentale dei Centri antiviolenza, delle donne che sostengono le donne, della necessitร di erogare bandi certi in tempi certi per dare ossigeno a progettualitร di lunga durata.
Cโera la presidente del Centro per le Pari Opportunitร della Regione Umbria, Caterina Grechi, che ha rimarcato il valore di โuna giornata come questa, finalizzata ad un fare concreto, come testimonia la presenza di tanti operatori che stanno portando avanti, nelle associazioni come nel campo istituzionale, progetti efficaci. I centri antiviolenza hanno bisogno di procedure semplificate e piรน snelle perchรฉ non รจ pensabile che possano avere finanziamenti previa rendicontazione e nei tempi lunghi a cui sono soggetti nel passaggio tra Governo, Regione e Comuniโ.
Cโera il Questore della Provincia di Perugia, Fausto Lamparelli, che ha evidenziato come da โpioniera, la Polizia di Stato giร dal 2001 abbia istituito una sezione per il reato contro le persone e i minori e gli abusi sessuali per poi porre lโattenzione sul fatto che โin questo distretto le liti di famiglia sono allโordine del giorno, per questo รจ fondamentale saper riconoscere caso per caso e rafforzare le armi della prevenzione e della formazione rispetto a quella della repressione. Repressione che sta a significare che qualcosa di negativo potrebbe giร essere accadutoโ.
Cโera il Responsabile della Sanitร Umbra, Massimo Dโangelo, che si รจ soffermato sulla necessitร di creare progetti integrati di tipo sociale e culturale per scongiurare qualsiasi forma di discriminazione quotidiana, a partire dallโinformazione nelle scuole contro la violenza vissuta come forma di potere dellโio possoโ.
In collegamento รจ intervenuta Chiara Garri dellโUnicef nazionale, che dopo aver tracciato un quadro critico dal quale emerge che una donna su tre almeno una volta ha subito una violenza fisica o sessuale, ha presentato una serie di progetti: la App Play Safe, un gioco su vari livelli per adolescenti e adolescenti che fornisce informazioni; un modulo formativo dedicato al supporto verso gli adolescenti per accompagnare la transizione verso lโetร adulta; servizi di risposta alle donne migranti e richiedenti asilo.
Tra i presenti in sala: per la Guardia di Finanza il Maggiore Luana Pelagalli; il presidente dellโOrdine degli avvocati di Perugia, Carlo Orlando; per lโAccademia Focus Elvira Carrese; per lโassociazione โWomen at workโ Costanza Bondi; per la Federazione italiana Kravmaga, che si occupa di corsi di autodifesa, Mario Benedetti. E anche tanti altri esponenti delle amministrazioni passate e presenti.