“Alle amministrative 2022 vennero individuati ben 18 candidati “impresentabili” e ci sarebbe già molto da fare per i controlli dei fondi PNRR”.
Interrogazione del Consigliere regionale Donatella Porzi (Azione – Misto) che chiede alla Giunta regionale di chiarire le misure concrete adottate per un rapido coordinamento delle strutture regionali e nazionali, così da non interrompere i percorsi virtuosi intrapresi in passato
Con questa convinzione il Consigliere regionale Donatella Porzi (Azione – Misto) ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere quali azioni di coordinamento abbia attivato tra la Commissione regionale antimafia, l’Osservatorio antimafia, il Comitato tecnico scientifico della Giunta per sicurezza e vivibilità e l’Osservatorio previsto per legge sulla valorizzazione dei beni confiscati, nonché quali azioni di collaborazione abbia effettivamente intrapreso con l’attuale Commissione antimafia nazionale.
Nell’atto si evidenzia che la Commissione d’inchiesta “Analisi e studi su criminalità organizzata ed infiltrazioni mafiose, corruzione, riciclaggio, narcotraffico e spaccio di stupefacenti” istituita a febbraio 2020 dall’Assemblea Legislativa dell’Umbria, si è riunita a novembre dello stesso anno per procedere con l’analisi dettagliata della proposta di legge su legalità, rispetto delle leggi e contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata che è stata predisposta al termine della precedente legislatura. Questo sulla scia di quanto già fatto dalle Commissioni Antimafia istituite negli anni con l’obiettivo di operare in perfetta sintonia con le commissioni precedenti e garantire la continuità con il proficuo lavoro già svolto.
Numeri alla mano, grazie al Fondo nazionale per la sicurezza Interna gestito e finanziato dai precedenti Governi nazionali, in Umbria sono state investite risorse per circa 1 milione di euro, risorse attribuite a 22 comuni per la realizzazione di progetti che hanno riguardato la videosorveglianza, le scuole più sicure con il contrasto dello spaccio, la prevenzione delle truffe agli anziani ed anche il progetto dei comuni del Lago Trasimeno per il contrasto all’abusivismo commerciale nella stagione estiva. Altri 26 comuni dell’Umbria hanno, inoltre, avviato progetti di vicinato per il controllo del territorio da parte di gruppi di cittadini.
“Una sinergia che dovrebbe esserci non solo fra Istituzioni e forze dell’ordine ma a tutti i livelli – afferma Porzi – mentre il Parlamento che esprime la maggioranza a sostegno del Governo di Giorgia Meloni ha dato il via libera alla nascita della Commissione Antimafia solo a marzo 2023, quindi a più di quattro mesi dal suo insediamento. Il ritardo dell’inizio dei lavori non ha permesso il vaglio degli eventuali impresentabili delle prossime elezioni amministrative di maggio che la Commissione Antimafia dovrebbe effettuare in sinergia con le Prefetture e alla Direzione nazionale antimafia. A testimonianza della fondamentale importanza di tale attività di controllo, ricordo che in occasione delle ultime amministrative del 2022 l’allora Commissione Antimafia individuò ben 18 “impresentabili” nell’ambito dei 57 Comuni chiamati al voto e che tra i reati loro contestati vi erano anche estorsione, riciclaggio corruzione e concussione, aggravati in alcuni casi dalla finalità mafiosa”.
“Risulta molto evidente – prosegue Porzi – la differente sensibilità che il Governo Meloni adotta nell’affrontare i vari temi in agenda. E’ molto solerte nell’effettuare lo spoil system nella maggior parte delle Amministrazioni pubbliche mentre, in qualità di capo politico del suo partito, dimostra assoluto lassismo nell’individuare i nomi dei deputati e dei senatori chiamati a fare parte della Commissione Antimafia Nazionale che, peraltro, avrebbe già molto lavoro da svolgere a partire dall’analisi dell’appropriatezza dei fondi impegnati del PNRR, fino ad arrivare al supporto che potrebbe offrire alla Commissione omologa della Regione Umbria per l’inserimento nella proposta di legge regionale, attualmente all’esame, del conflitto di interessi ed il controllo delle lobby attraverso l’agenda degli incontri ad oggi assenti nel testo. E poiché tra le deleghe in capo alla Presidente Tesei figura il Coordinamento degli interventi per la sicurezza dei cittadini, ci aspettiamo che ci illustri tutte le misure concrete adottate nell’interesse degli umbri.