“Una grande sfida per la nostra Umbria, appassionante e inedita per l’Assemblea legislativa dell’Umbria, una regione piccola ma che crede fermamente nell’Europa, nella sinergia e nei valori di condivisione di buone pratiche proprie di Calre”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, che, nella riunione plenaria odierna è stata eletta presidente della Conferenza dei presidenti delle Assemblee regionali europee per il prossimo anno.
“Una organizzazione – ha aggiunto la presidente Porzi – a cui partecipano 74 parlamenti regionali di 8 paesi europei, rappresentando 200 milioni di abitanti e della quale facciamo convintamente parte e che lavora per la condivisione di buone pratiche nell’amministrazione e nella legislazione”.
“Esprimendo la candidatura al ruolo di presidente Calre 2019 avevo chiaro in mente l’onere dell’impegno che stavo assumendo ma ora sento forte e presente soprattutto l’onore per me e per la mia cara piccola Umbria. Mi riempie di orgoglio sentire il sostegno di tanti e stimati colleghi”. La presidente Porzi ringrazia chi ha collaborato con lei in questi anni, le professionalità tecniche della Conferenza, “con i quali potrò collaborare durante questo emozionante percorso per i graditi contributi che potranno e vorranno dare” e la presidente uscente delle Azzorre, Ana Luisa Luis, “alla quale vanno i più sentiti riconoscimenti per il lavoro svolto e una sincera gratitudine per il sostegno che mi ha accordato. Sentire la vicinanza di persone di tale levatura è motivo di sollievo e fresca energia per affrontare il percorso”.
“So che il ruolo che mi accingo a ricoprire comporta un duro lavoro – dice la presidente – al quale dedicherò convintamente tutta me stessa ma sono convinta che con l’aiuto di tutti sarà un’impresa coinvolgente che voglio interpretare nel segno dell’inclusività.
Sarà un anno che ci coinvolgerà in riflessioni profonde sul ruolo dell’Unione Europea, sul nostro stesso ruolo al suo interno e al suo esterno, e sull’impegno per la valorizzazione e il radicamento di un senso di legalità che è uno dei fondamenti delle democrazie. Cercherò di prestare la dovuta attenzione alle sensibilità che legittimamente animano il dibattito comunitario e territoriale riconoscendo il dovuto rispetto alla storia e all’evoluzione dei Parlamenti regionali nei diversi Paesi membri della Conferenza. Tenterò, ove sarà possibile di alzare sempre l’asticella nella convinzione che, come l’arciere deve mirare più in alto per centrare il bersaglio, anche il politico deve ambire a risultati ambiziosi per conseguire gli obiettivi prefissati”.
“Caratterizzeremo l’anno di presidenza italiana con una profonda riflessione sul tema della legalità, intesa come evoluzione del pensiero etico di giustizia e del contrasto alle organizzazioni criminali. Negli anni, territorio dopo territorio, le organizzazioni criminali si sono ramificate in molte zone del nostro continente obbligando le Istituzioni ad aggiornare continuamente le proprie leggi per garantire ai cittadini il godimento dei loro diritti. Abbiamo il dovere etico di reagire poiché la crisi della legalità ha come conseguenza diretta la crisi della pratica della legge. Sarà compresa nelle ambizioni della mia presidenza anche una specifica attenzione alle politiche di coesione e di rafforzamento dei diritti ispirate alla condivisione di buone pratiche legislative che nel tempo dovranno essere armonizzate nella loro attuazione includendo quanto più possibile i portatori di interessi e la cittadinanza nella definizione della fisionomia dell’Unione”.
“In completa assonanza e nel profondo rispetto per il regolamento della Calre e per i valori che in esso sono espressi dedicherò, con cura e dovizia, il massimo impegno mio e dell’Assemblea che presiedo affinché sia un mandato inclusivo nella speranza di riuscire ad interpretarlo nel segno dell’accoglienza e della pragmaticità della mia terra“.