“La nomina del commissario dell’Isuc da parte della Giunta regionale, al fine di realizzare il progetto di riorganizzazione e riforma degli Istituti di ricerca regionali, non può significare l’interruzione dell’attività amministrativa, scientifica e didattica dell’Istituto”. Così la consigliera regionale Donatella Porzi (PD) che aggiunge: “Dopo il suo insediamento, il commissario convochi immediatamente l’Assemblea dei soci e presenti alla medesima, per l’approvazione, le proposte di riorganizzazione e di riforma dell’Istituto e il programma di attività perlomeno fino alla fine del suo mandato, previsto in nove mesi a partire dalla nomina”.
Secondo la consigliera Porzi “oltre agli adempimenti formali, il Commissario dovrà seguire e portare avanti almeno l’attività scientifica e didattica programmata per l’anno 2020. A cominciare da quelle iniziative che in questi anni hanno rappresentato un elemento identitario, e cioè quelle attività e iniziative riguardanti la memoria storica, il suo uso pubblico, con lo scopo di comprenderne la rilevanza nel campo della ricerca e della formazione del senso civile ed etico delle comunità. È opportuno che i progetti avviati per questo anno vadano riprogrammati, vista la sospensione causata dall’emergenza Covid-19”.
“Una particolare attenzione – aggiunge – il Commissario la dovrà rivolgere all’attività didattica portata avanti dall’Istituto nel confronti delle scuole della regione. L’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea ha costruito negli anni, infatti, una stretta e proficua collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado dell’Umbria, proponendo laboratori di storia per le classi, unità formative per insegnanti, convegni, video, presentazione di libri, mostre. L’Istituto – ricorda Porzi – è accreditato per la formazione in quanto fa parte della rete Insmli riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione. Visto inoltre che lo stesso ministero all’Interno del ‘Piano nazionale di formazione’ prevede l’obbligatorietà per gli insegnanti a partecipare ai corsi, auspichiamo che nell’attività dell’Istituto siano portate avanti le proposte per la formazione degli insegnanti”.
“Se il commissariamento dell’Isuc – conclude Porzi – è realmente un atto di presa in carico da parte dell’attuale maggioranza della necessità di una riforma e riorganizzazione dell’Istituto, e non della sua liquidazione, allora il Commissario riferisca periodicamente anche all’Assemblea legislativa. Faccia conoscere la sua attività, soprattutto dal punto di vista delle iniziative scientifiche e didattiche portate avanti”.