“Il ritorno a scuola dovrà avvenire quando ci sarà la garanzia totale della protezione degli alunni e di tutte le persone che intorno alla scuola gravitano, come docenti, dirigenti e personale Ata”. Così la consigliera regionale Pd, Donatella Porzi, a proposito della fase due dell’emergenza Coronavirus che riguarderà gli istituti scolastici, stigmatizzando “il diniego opposto dalla maggioranza alla proposta di collaborazione offerta dai gruppi di opposizione. Ritengo sia stato un errore, perché avremmo permesso agli umbri di sentirsi rassicurati da una classe dirigente unita e solidale”.
Quanto alla scuola, Porzi ribadisce che “Il contatto sociale è uno dei primi veicoli di contagio del Coronavirus e sarebbe necessario che il Governo fornisse linee guida e un quadro chiaro da rispettare per la riattivazione della frequenza scolastica che dovrà essere riattivata solo ove le condizioni minime di sicurezza e di tutela della salute siano pienamente garantite. L’idea, per farlo – spiega la consigliera Dem -, è la stipula di un ‘Protocollo di sicurezza anticontagio’ da attuare con un Coordinamento Emergenza Covid 19 per fornire soluzioni concrete. Servirebbe anche un ‘Comitato di scuola’, per declinare nelle singole realtà le linee guida”.
“Imprescindibile – sottolinea Porzi – sarebbe l’informazione verso il personale della scuola delle misure adottate e dei comportamenti richiesti. In particolare, le informazioni devono essere relative ai comportamenti da adottare in caso si manifestino sintomi influenzali. I genitori – prosegue – dovranno essere coinvolti e adeguatamente informati delle misure che l’istituzione scolastica intende adottare. Servirà un’attenta pulizia e aerazione degli ambienti, di competenza degli enti locali. Per quanto concerne i dispositivi di protezione individuale serviranno indicazioni sanitarie e il reperimento di mascherine, anche per gli allievi di scuola dell’infanzia e primaria. Occorrerà una regolamentazione degli accessi, differenziando il personale e gli alunni, imprescindibile il distanziamento e la definizione del nuovo tempo della scuola in presenza”.
“Aprendo il capitolo tecnologie – prosegue Porzi – la scuola deve adeguarsi alle nuove situazioni e al mutato contesto. Per questo è irrinunciabile la fornitura di rete veloce, connettività stabili, dispositivi tecnologici a tutte le scuole e in tutte le aule. E la Regione deve finanziare il miglioramento dei servizi online. Il tutto – conclude – anche attraverso una legge specifica che possa sviluppare tecnologie multimediali e l’alfabetizzazione nelle tecnologie informatiche al fine di incoraggiare e sviluppare la collaborazione degli studenti e dei docenti”.