Ieri, a Bruxelles, abbiamo conquistato un’altra tappa molto importante nel percorso delle politiche europee contro la violenza di genere.
Il parere “Fermare la violenza di genere – Le città e le regioni sono in prima linea”, che nei mesi scorsi sono stata incaricata di redigere, ha avuto un’approvazione unanime dalla Commissione SEDEC del Comitato delle Regioni UE (CdR).
Ringrazio tutti i colleghi per questo lavoro di squadra, frutto di una serie di confronti culminati in un documento dove ho raccolto le istanze e i successivi emendamenti presentati dai rappresentanti dei vari Paesi. Ringrazio anche l’avvocato Paola Morlupo per il prezioso contributo tecnico fornito nella redazione del testo.
“Raccolta dati”, “prevenzione ed educazione”, “tutela delle vittime” e “finanziamenti”, sono molto sinteticamente le macro-aree sulle quali interverremo, delineando un quadro completo delle sfide e delle azioni individuate. Le statistiche sono sempre più allarmanti ed è evidente che il nostro ambizioso progetto necessita di tempo e che non può realizzarsi se non con l’impegno di ciascuno stato membro e con la puntuale collaborazione delle regioni e degli enti locali, presidi insostituibili delle comunità.
A novembre il Parere approderà in sessione plenaria e mi auguro che, come è accaduto ieri, con altrettanto spirito unitario riusciremo a far convergere tutte le nostre energie nel comune obiettivo di far sì che questo documento fornisca un reale contributo per contrastare con ogni mezzo e in tempi rapidi ogni forma di violenza esercitata sulle donne.